Grazie alla disponibilità di frequenti traghetti per Ventotene dal porto di Anzio arrivare su questa piccola isola al largo della costa tra Roma e Napoli è sempre più facile e conveniente. Ma sai di che si tratta? E perché questa isola è così famosa?
Iniziamo con il rammentare che si tratta di una delle isole Pontine, un arcipelago particolarmente gettonato da cui prende il nome dalla maggiore delle isole, Ponza. Nonostante – come anticipato – sia ben collegata con i traghetti di linea, Ventotene conserva un’atmosfera remota e misteriosa, candidandosi ad essere una ottima destinazione per chi vuole fuggire dalla quotidianità e desidera trascorrere qualche giorno di tranquillità, soprattutto durante le stagioni intermedie. Tra i suoi principali punti di forza dell’isola ci sono le rovine romane, la bellezza del paesaggio e la possibilità di sfruttarla come punto di partenza per un’escursione alla vicina isola di Santo Stefano, un tempo prigione.
Il paesaggio di Ventotene
E’ naturalmente uno dei suoi massimi punti di forza. Ventotene appare agli occhi dei visitatori come una piccola isola che sorge come una scogliera inclinata sul mar Tirreno. Ripida e rocciosa da un lato, più dolcemente digradante verso il mare dall’altro, è priva di sorgenti d’acqua originarie, e deve ogni sua struttura ai romani, che scavarono un porto nella roccia tufacea dell’isola e crearono una rete di cisterne per salvare l’acqua piovana e incanalarla nell’isola. Su un promontorio panoramico fu costruita una lussuosa villa imperiale e l’isola, allora conosciuta come Pandataria, finì con il servire come tenuta agricola annessa alla villa. Tuttavia, quell’edificio finì non con l’essere destinato alle vacanze imperiali, bensì come luogo di esilio per i prigionieri di alto rango. Oggi in rovina, la villa è chiamata Villa Giulia, dal nome della sua prima residente più famosa.
Dunque, una visita a Villa Giulia è certamente meritata. Anche perché, da qui, è possibile vedere il promontorio di Punta Eolo e, con un po’ di attenzione, numerose tracce della sua storia passata, come frammenti di mosaico, pareti dipinte e molto altro ancora. Come già accennato, l’altra principale testimonianza romana di Ventotene sono le cisterne, le cui camere sotterranee sono state utilizzate e riutilizzate nel corso dei secoli per diversi scopi. Attualmente, le cisterne possono essere visitate solo con le guide, che partono dal museo archeologico dell’isola.
Il Museo Storico Archeologico di Ventotene
E’ situato all’interno del castello borbonico sede del Municipio, un’antica fortezza che domina la piazza del paese. La struttura dispone di una buona collezione di reperti provenienti dai naufragi locali e dalla villa romana, che meritano certamente una visita.
Infine, consigliamo naturalmente di ammirare l’antico porto romano di Ventotene, che è ancora oggi in uso. Nel corso dei millenni è stato modificato più volte, e le camere di roccia tagliate per immagazzinare le merci romane sono ora utilizzate da pescatori e subacquei. Le barche da pesca e le barche da escursione utilizzano il porto quotidianamente e dalla banchina è possibile anche noleggiare delle imbarcazioni per uso privato, oppure prenotare escursioni e gite a Santo Stefano. I visitatori possono anche prenotare lezioni di immersione ed escursioni con alcune associazioni locali. A due passi dallo storico porto romano si trova il moderno porto di Ventotene, un luogo funzionale dove attraccano i traghetti dell’isola.
Insomma, se si sta cercando una destinazione vicina alla terraferma, ma contemporaneamente in grado di dare un’impressione lontana e remota, Ventotene è certamente quel che fa per voi. Una visita anche al di fuori dell’alta stagione, dove i flussi vacanzieri sono particolarmente importanti, vi permetterà di godere pienamente delle sue tante e misteriose bellezze.